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Corridonia, il borgo marchigiano con una curiosità incredibile |Marche|

Corridonia è uno dei borghi del maceratese che mi ero riproposta di visitare, nonostante mi fosse stato detto: ”Ma che ci vai a fare, non c’è nulla di bello da vedere!” Devo dire che questa frase ha sempre l’effetto contrario su di me e quindi ha prevalso più di prima la curiosità di andare a scoprirla.  Alla fine posso confermare che ho fatto bene e in questo post vi racconto la particolarità di Corridonia che stupisce e che ha rappresentato per me la vera scoperta di questo paese.  Visita a Corridonia  Corridonia si trova nelle Marche in provincia di Macerata . Il borgo si incontra dopo pochi chilometri, sulla sinistra, quando si percorre la Val di Chienti che da Civitanova Marche va verso i Monti Sibillini. Da lontano si può vedere il suo profilo con il campanile che svetta al centro di una serie di case che si estendono su un’altura.  Dopo aver visitato parecchi borghi nel maceratese che grosso modo si somigliano immaginavo che anche Corridonia avesse il bel centro storico con ch

La vera storia di Margheritella, la "masciara" di Massafra



Hai mai sentito parlare di Margheritella, la figlia del famoso Mago Greguro che viveva nella gravina chiamata Valle delle Rose a Massafra? 

Te la racconto io la sua vera storia. 

Ricordo che quando ero piccola sentivo dai miei genitori  parlare di
Massafra, di stranissime e misteriose storie i masciare e masciari. 
Ricordo che ero curiosa ed ascoltavo con molta attenzione, non nascondendo che questi racconti mi mettevano addosso una certa inquietudine.

Si diceva che a Massafra, c'erano delle donne che praticavano rituali magici utilizzando speciali unguenti e intrugli e che, somministrando queste pozioni, erano in grado di far piegare, alla volontà di chi ne faceva richiesta, fidanzati, mariti e amanti.

Potevano far allontanare due persone, fare del male ai nemici, insomma erano capaci di fare fatture e malocchi con effetti e sintomi di maleficio.


E chi dormiva più la notte!!! 

Ho scoperto, in seguito, che queste fantasie erano frutto di una tradizione popolare che si perde nei secoli.

Secondo le notizie storiche di Massafra, intorno all'anno mille, in un villaggio rupestre sorto nella gravina della Madonna della Scala vi era la Farmacia del "Mago Greguro".  

Era una specie di antro costituito da più vani sulle cui pareti erano scavate tante piccole nicchie, dove probabilmente il mago conservava le sue erbe con cui preparava le pozioni magiche (suppongo medicamentose!!).


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La leggenda narra che Mago Greguro aveva una figlia, Margherita. E si dice che fosse così tanto bella che per lei spasimavano molti uomini, provocando l'invidia e la gelosia delle altre donne. 

E si sa, quando le donne si uniscono e si mettono  in moto, nulla si può
Bisogna stare attenti!

Così cominciarono a mettere in giro la voce che Margheritella, - come la chiamavano - si serviva di filtri d'amore e pozioni malefiche per far innamorare di lei gli uomini senza che poi la stessa ricambiasse.
La disperazione degli innamorati era tanto forte, fino a stare male.

Ahimè! Margheritella, però, non sapeva che le dicerie delle donne fanno più male di una bomba atomica. 

Diceva bene Gioacchino Rossini nel Barbiere di Siviglia:
"La calunnia è un venticello, un'auretta assai gentile che insensibile, sottile, leggermente, dolcemente incomincia a sussurrar..."

La poverina fu quindi accusata di stregoneria dagli abitanti del villaggio e fu condannata al rogo.   
A nulla valsero le deboli testimonianze di alcuni innamorati languenti d'amore e di mariti soggiogati dai suoi sguardi, mentre altri non osarono parlare perché temevano la collera violenta delle loro donne.

Neanche il padre, mago Greguro, riuscì a salvare la figlia dalla dura sentenza  che le era stata inflitta.

Ed ecco che, mentre  si disperava, terrorizzata, legata al palo con il crepitio delle fascine che bruciavano sotto di lei, arrivò il superiore del monastero bizantino di Massafra, l'Igumeno Anselmo, a salvare la fanciulla e costui cominciò a rimproverare severamente il popolo, soprattutto le donne, di credere alle superstizioni. 




Liberata così dalla pena, la bella ragazza pensò bene di ritirarsi con il padre nella gravina e a dedicarsi alla profonda conoscenza delle piante e erbe officinali, che lì crescevano in gran quantità e varietà.
Per questa sua dedizione decise di non sposarsi, lasciando i suoi spasimanti nel più completo sconforto. 


Immagino che non sia più tornata al villaggio sapendo che le donne difficilmente dimenticano.


Mito, tradizione popolare, magia, mistero, folklore, fantasia, tutto quello che vogliamo ma la realtà è un'altra: Margheritella, come il padre, aveva una specifica conoscenza delle proprietà delle erbe e delle piante medicamentose e le utilizzava a fin di bene.

Ancora oggi si possono trovare nelle gravine molte di queste piante e erbe che si utilizzano per alcune cure naturali. 

Il timo, utile contro asma, raffreddore, mal di testa, la malva, dalle proprietà emollienti e antinfiammatorie, il rosmarino, contro tosse, raffreddore e depressione ed anche effetti afrodisiaci, il biancospino per l'insonnia e l'ipertensione, la ruta con proprietà digestive, sedative, carminative. 



Se la storia di Margheritella e del mago Greguro vi ha incuriosito e intrigato potete venire a Massafra e visitare la farmacia del mago Greguro  dopo aver percorso un piacevole sentiero nella Gravina della Madonna della Scala . 

Io ci sono stata e vi assicuro che Margheritella è ancora lì che ti guarda benevola ed incuriosita mentre è sempre alla ricerca delle sue erbe preziose. 




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